6 feb 2012

L'intervista



Siamo stati nella sua casa di Solaro, attirati da una sua scritta nel nome di un’associazione che avevamo visto in quella sede: lettere precise, nette, che esprimevano, ed erano solo delle lettere, grande creatività e precisione.
Entrare in quella casa è stato da subito la rivelazione di tutto un mondo che si presentava ai nostri occhi discreto ed ammiccante: un pipistrello sul lampadario, il crocefisso dietro la porta, il tucano sulla mensola, l’aereo del Barone Rosso ma anche alberi fatti con infinita pazienza, centinaia di puntini di stagno messi a mo’ di foglie e poi pitturati e poi, ancora..
“Sono tutti oggetti che realizzo con il rame – ci ha detto lo Streglio – per la maggior parte vecchi cavi telefonici che contengono, tra l’altro, numerosi colori che mi permettono di creare oggetti anche più complessi e colorati”.

Da cosa è nata questa passione?

“Una volta ho visto una riproduzione di Don Chisciotte fatta appunto con il rame e da lì mi è venuta l’idea di fare anch’io una cosa di quel genere. Ho cominciato e, man mano che gli oggetti diventavano più complessi, io diventavo sempre più esperto cercando di risolvere i vari problemi tecnici che mi si presentavano davanti”.

Sono tutti oggetti bellissimi. Ha mai allestito una mostra? Riesce a venderli?

“Per la maggior parte li regalo (ne ha poi regalato uno anche a noi: un bellissimo delfino con una palla in bocca) qualcuno l’avevo dato a un negozio per esporlo e poi magari venderlo, ma sembra che siano finiti in magazzino e che non riescano più nemmeno a trovarli..”.

Lei abita nella zona dove si svolge la famosa Fiera del Conte: perché non allestisce un suo banchetto?

“Ho un carattere abbastanza particolare, mi vergogno e poi non riuscirei, neanche volendo, a farli in serie, non mi darebbero soddisfazione”.

Già, sono tutti pezzi unici che esprimono l’amore dello Streglio per la natura, i bambini, l’arte in genere e lo rappresentano in mille forme con una tecnica sempre più raffinata. Pensate che la firma che mette ai piedi dell’opera ha anche i puntini sulla “i”..
Provate adesso a visualizzare una catena di montaggio, poi pensate a Don Chisciotte e ai suoi mulini a vento, entrate nel mondo della fantasia, della creatività, dell’arte e vi troverete Umberto Streglio.

Mauro Tonveronachi

(Informazona – 14/1/2006)