6 feb 2012

L'intervista



Siamo stati nella sua casa di Solaro, attirati da una sua scritta nel nome di un’associazione che avevamo visto in quella sede: lettere precise, nette, che esprimevano, ed erano solo delle lettere, grande creatività e precisione.
Entrare in quella casa è stato da subito la rivelazione di tutto un mondo che si presentava ai nostri occhi discreto ed ammiccante: un pipistrello sul lampadario, il crocefisso dietro la porta, il tucano sulla mensola, l’aereo del Barone Rosso ma anche alberi fatti con infinita pazienza, centinaia di puntini di stagno messi a mo’ di foglie e poi pitturati e poi, ancora..
“Sono tutti oggetti che realizzo con il rame – ci ha detto lo Streglio – per la maggior parte vecchi cavi telefonici che contengono, tra l’altro, numerosi colori che mi permettono di creare oggetti anche più complessi e colorati”.